Mokusō: la meditazione in movimento nell’arte dell’Ai-Jutsu
Quando parliamo di meditazione la prima cosa che ci viene in mente è l’immagine di una persona seduta, a gambe incrociate, ad occhi chiusi, con le mani in Cin-Mudrā, o in Dyana Mudrā. Difficilmente evochiamo un’immagine in movimento…
Nella disciplina dell’Ai-Jutsu il concetto di meditazione viene tradotto con il termine MOKUSŌ NO KOKYŪ UNDŌ.
MOKUSŌ è un tipo di meditazione praticata nelle arti marziali giapponesi.
Il primo Kanji si legge “Moku” 黙 e significa silenzio o fermarsi, il secondo è “Sō” 想 e significa pensare o concentrarsi.
Mokusō può essere letto anche come “meditare silenziosamente”
Quando entriamo nel Dōjō la nostra mente è ancora eccitata e iperattiva, sopraffatta dal frenetico mondo esterno: traffico, rumore, folla, stress… Continuamente bombardata da sollecitazioni che riceviamo durante la giornata attraverso strumenti quali mail, cellulare, social…
Praticando l’Arte dell’Ai-Jutsu, tutti i pensieri accumulati durante la giornata iniziano a dissolversi lasciando spazio alla consapevolezza, elemento fondamentale per poter vivere nel presente, nell’istante.
Analizzando KOKYŪ UNDŌ, invece, scopriamo che Kokyū 呼吸 viene tradotto come respiro, respirazione ed esso è composto da “ko” che vuol dire inspirare e “kyū” espirare. Mentre Undū 運動 significa esercizi.
Quindi specifici esercizi respiratori abbinati a specifiche tecniche motorie, consentono alla nostra mente di svuotarsi dai pensieri ripetitivi per raggiungere uno stato di pace interiore.
Attraverso la pratica dell’Ai-Jutsu, la nostra mente rimane concentrata sul dettaglio di un esercizio, di una tecnica o di un Kata, supportata dal respiro. La concentrazione e il respiro portano il praticante ad eseguire movimenti fluidi ed armoniosi, dove la mente raggiunge uno stato profondo di calma e di silenzio. Questo stato mentale crea una sensazione di vuoto mentale che conduce il praticante a realizzare una pratica perfetta dove nulla, al di fuori di lui, viene tenuto in considerazione.
Continuando a praticare l’Ai-Jutsu, i livelli di stress vengono notevolmente ridotti, non solo durante la pratica, ma anche in altri momenti della giornata.
In poco tempo è possibile raggiungere uno stato di totale benessere fisico e mentale.
Condividiamo un passo importante e significativo rispetto al concetto appena espresso sulla “meditazione in movimento” tratto dal libro “Kata” di Kenji Tokitsu.
Così Tesshu, qualche anno dopo aver raggiunto lo stato supremo, vedendo il maestro Yamada, che aveva sessant’anni, eseguire un Kata di spada, esclamò:
“Dunque, è possibile andare così in profondità con la sola spada!
Con questo Kata ci si può dispensare dal fare ricorso allo Zen”
E per concludere una frase del nostro O’ Sensei Maharishi Sathyananda
“L’Ai-Jutsu è meditazione vivente che si esprime attraverso l’armonia del corpo”