Leda

Yoga: una strada adatta a me!

Il mio primo incontro con lo Yoga avvenne all’incirca sette anni fa, ai tempi avevo dodici anni e frequentavo il corso di Ai-Jutsu insieme ad un’amica.

Un giorno decidemmo di effettuare una lezione di prova di Yoga insieme.

Di quell’esperienza ricordo di esser rimasta stupita e incantata nel sentire il canto delle Om, un suono profondo e armonioso, completamente diverso da come me lo immaginavo e da come credevo si eseguisse (ovvero pensavo fosse letteralmente una O e una M pronunciate all’infinito).

Ricordo chiaramente di aver preso una testata sul pavimento mentre tentavo di rimanere in equilibrio in Kākāsana.

E infine ricordo che, testata compresa, mi divertii molto.

Nonostante la piacevole esperienza quella volta non presi in considerazione la possibilità di iscrivermi; alla mia amica non piacque come disciplina e perciò non mi avrebbe seguita nell’iscrizione.

La mia radicata timidezza non mi fece neanche pensare di “affrontare”, o almeno così la timidezza mi faceva percepire il proposito, un corso da sola e in questo modo misi immediatamente una pietra sopra all’idea di praticare Yoga.

Un anno dopo lasciai Ai-Jutsu e da quel momento trascorsi anni a vagare tra diversi sport e periodi di fermo.

Per quanto abbia tentato di nutrire in quegli anni il mio desiderio di trovar una strada sportiva adatta a me, nessuno dei miei tentativi riuscì a scovare una disciplina che fosse in grado di mettermi a mio agio con la disciplina in questione e con me stessa.

Tale ricerca infruttuosa sommata a un difficile periodo della mia vita mi fecero tornare sulla strada del Kriyā Yoga e così, un anno fa iniziai a praticare Yoga.

Sin dai primi giorni di pratica durante le lezioni non provai alcun senso di disagio o di inadeguatezza, sentimenti sgradevoli che mi avevano accompagnata invece in tutti quei corsi che avevo tentato di intraprendere.

Mi sentii a mio agio, con l’ambiente circostante e con me stessa.

Con il tempo, praticando tale disciplina costantemente, mi sono resa conto di quanto sia benevola per la mia persona, non parlo solo dal punto di vista fisico, ma anche, e sottolineo, da un punto di vista mentale.

Durante lo svolgimento di esercizi come Āsana o Prāṇāyāma riesco a trovare dei momenti di piena concentrazione su ciò che sto facendo, momenti in cui riesco a zittire la valanga di pensieri che solitamente vagano per la mia mente, portandomi via concentrazione ed energie.

Al termine delle lezioni, nel momento in cui cammino verso casa, mi sento spesso leggera, cammino e mi guardo attorno con quel tocco di spensieratezza, la quale molto arduamente riesce a farsi spazio nell’arco delle giornate.

Sento di dire che finalmente ho trovato una strada adatta a me, una strada accogliente, che viene incontro e soddisfa le mie aspirazioni di crescita personale, una strada capace di aiutarmi e di accompagnarmi nella mia crescita interiore, in grado di migliorare il mio corpo e la mia mente, migliorare le dinamiche interne nel rapportarmi con me stessa e con ciò che mi circonda.

Non riesco a immaginare una vita senza lo Yoga, sento che può arricchirmi e per questo motivo desiderio approfondire ed esplorare questo percorso, per scoprire me stessa e trovare un mio equilibrio.

Leda.