gli studenti del Liceo Linguistico “A. Manzoni” incontrano l’Ai-Jutsu

Gli studenti del Liceo Linguistico “A. Manzoni” incontrano l’Ai-Jutsu

Nel mese di febbraio di quest’anno, abbiamo avuto l’opportunità di partecipare a una lezione nell’ambito della cogestione presso il prestigioso Liceo Linguistico “A. Manzoni” di Milano. Il nostro obiettivo era quello di condividere e far conoscere la disciplina dell’Ai-Jutsu, un’arte marziale che si pratica con la Katana (la spada giapponese utilizzata dagli antichi Samurai), con 50 studenti appartenenti a tutte e 5 le classi. Questi giovani hanno partecipato con entusiasmo, immergendosi completamente nell’arte dell’Ai-Jutsu. L’esperienza è stata un viaggio emozionante tra teoria e pratica, e ora vogliamo raccontarvela.

Abbiamo dedicato ore di impegno e passione nella preparazione della nostra lezione, curandola in ogni dettaglio. Il nostro principale obiettivo era quello di trasmettere, non solo la tecnica dell’Ai-Jutsu, ma anche l’etica, la filosofia e l’essenza profonda di quest’arte. Non si tratta solo di saper maneggiare la Katana, ma di sapersi immergere in un mondo di conoscenze e saggezze antiche.

L’Ai-Jutsu non è solo una sequenza di movimenti fisici; è un percorso interiore che ci insegna a trovare l’equilibrio tra forza e gentilezza, tra determinazione e compassione. Ogni taglio, ogni parata, ogni respiro diventa un momento di riflessione e consapevolezza.

E così, in una delle palestre del Liceo Linguistico “A. Manzoni”, abbiamo iniziato la lezione parlando del Bushidō, il codice d’onore dei Samurai, e di come possiamo applicarlo nella vita quotidiana. Abbiamo condiviso qualche nozione sulle arti marziali in generale e poi abbiamo parlato dell’Ai-Jutsu, esplorando la bellezza della concentrazione, l’importanza della disciplina e la gratitudine per ogni istante.

Dopo una breve parte teorica, siamo passati alla pratica studiando delle tecniche di base, partendo dai Dachi (posizioni), per poi arrivare allo studio dei Kiri (tagli), simulando con le mani e sperimentando con la Chambara (spada in gommapiuma) e con il Bokken (spada in legno). Gli studenti hanno avuto l’opportunità di sperimentare l’Ai-Jutsu in prima persona.

Durante la lezione, uno dei nostri giovani praticanti e studente del Liceo Linguistico, Vladimiro, ha eseguito alcuni Kata. Questa dimostrazione ha permesso agli altri di osservare il percorso e la bellezza di quest’arte marziale. Ogni azione evidenziava l’armonia e la precisione dei movimenti; la determinazione nell’eseguirli; la concentrazione focalizzata sul respiro; la memoria nel riportare tutti i dettagli e, l’arte nel vivere il presente.

Tra i partecipanti c’era anche un ragazzo praticante di Karate, al quale è stato richiesto di eseguire uno dei suoi Kata. La sua disciplina, il suo rigore, il kime e il kiai, hanno catturato l’attenzione degli altri studenti. È stato un bellissimo esempio di come ogni arte marziale abbia il suo spazio e la sua bellezza.

Il nostro Sensei Maharishi Sathyananda, sostiene che tutte le arti marziali hanno il diritto di esprimersi. Ogni disciplina ha il suo valore e la sua bellezza e ognuno di noi trova la propria strada nell’espressione di sé stesso. L’incontro tra diverse pratiche può arricchire la nostra comprensione e la nostra crescita personale. Che sia Karate, Ai-Jutsu o qualsiasi altra arte, l’importante è imparare, crescere e condividere con rispetto e apertura.

Nella parte finale della lezione, abbiamo condiviso un momento speciale: abbiamo unito la mitologia giapponese con i nostri Kata. Questo momento è stato molto affascinante. La fusione tra il racconto mitologico e la pratica marziale ha creato un legame profondo tra passato e presente. Le divinità diventano parte del momento, e ogni gesto racconta una storia. È come se l’energia degli Dei e di tutti i personaggi della mitologia scorressero attraverso i movimenti del corpo, guidando la mente e il respiro. Questo connubio tra tradizione e arte marziale rende l’Ai-Jutsu ancora più significativo e speciale.

All’inizio della lezione alcuni studenti si sono dimostrati scettici, ma dopo i primi istanti di incertezza è emersa subito la curiosità e l’entusiasmo di apprendere qualcosa di nuovo.

Qualcosa di significativo è avvenuto. Non solo riguardo alla tecnica, ma in quell’istante preciso, un seme si è insinuato in loro. Un seme che li guiderà nell’esplorare, conoscere, studiare e scoprire il loro potenziale.

L’Ai-Jutsu è una disciplina che permette di far emerge la forza interiore nascosta in ognuno di noi, dove mente e corpo si fondono in un’armoniosa danza.

La nostra esperienza al Liceo Linguistico “A. Manzoni” è stata un successo. Abbiamo imparato tanto dagli studenti quanto loro da noi. L’Ai-Jutsu non è solo un’arte marziale, ma è una filosofia di vita che arricchisce il nostro modo di pensare e agire. Siamo grati per questa opportunità e ringraziamo proprio tutti per questa magica esperienza… fiduciosi che qualcuno proseguirà nell’esplorare l’Ai-Jutsu nel proprio percorso di apprendimento e di vita.

Con grande onore e gioia, riportiamo alcuni pensieri condivisi dagli studenti durante l’esperienza trascorsa.

Le due ore passate ad imparare una minuscola parte dell’Ai-Jutsu, sono state un gran insegnamento per me, la passione per questa arte trasmessa dai maestri è stata la chiave che mi permette di ricordare gli insegnamenti che mi sono stati offerti, attività come queste sono delle opportunità fantastiche che le persone dovrebbero prendere.” (Te Yang – studente e praticante di Karate)

“La lezione di Ai-Jutsu è stata veramente interessante, e due ore sono bastate a dare uno strato di conoscenza generale sulla materia. Ho trovato questo corso molto profondo perché, nonostante io stesso pratichi arti marziali, non avevo mai pensato all’aspetto spirituale e la riflessione su sé stessi che c’è dietro. È un’arte che in futuro mi piacerebbe approfondire e conoscere più a fondo.” (Giulio – studente e praticante di Krav Maga)

“Mi è piaciuta molto la parte relativa alla dimostrazione, all’esibizione dei Kata, molto belli” (Margherita – studentessa)

“Mi è piaciuto molto l’Ai-Jutsu, l’ho trovato interessante e vorrei praticarlo se la sede non fosse lontana dalla mia abitazione” (Clelia – studentessa)

L’Ai-Jutsu è un’Arte Marziale molto interessante. Avrei voluto avere più tempo durante la pratica per comprendere meglio gli esercizi proposti. Essendo per me tutto nuovo ed essendo la prima volta che praticavo un’arte marziale, ho avuto difficoltà a stare al passo. Mi è piaciuto molto il momento in cui sono stati eseguiti i Kata e, anche in questo caso, avrei voluto che durassero di più per poter comprendere meglio. È stato molto interessante provare con la Chambara e il Bokken, anche se quest’ultimo era in legno, si capiva che era la riproduzione di una lama. È stata una bella esperienza. Mi è piaciuta molto anche la parte finale in cui si è fatto Battle Royale, tutti contro tutti utilizzando la Chambara, un momento divertente oltre ad essere un momento di sfogo”. (Alessia – studentessa)

È stata una esperienza molto interessante, si è capito come funzionano le Arti Marziali. Mi è piaciuto molto soprattutto la rappresentazione di Vladimiro che è stato molto bravo. Esperienza da riproporre anche il prossimo anno.” (Giulia – studentessa)

È stata una esperienza molto positiva e interessante. È stata molto bella la parte pratica dove abbiamo potuto sperimentare i diversi movimenti che non vengono fatti nella vita di tutti i giorni. Si vede che è un’arte marziale molto completa. Molto bella la parte dedicata alla mitologia e alle relative dimostrazioni.” (Matilde – studentessa)