Simona - il filo delle emozioni

Ricordi

Quando pratichi un’attività da molto tempo, che sia uno sport oppure un’azione abituale, spesso dimentichi l’emozione che hai provato la prima volta in cui hai intrapreso quell’attività.

Ma la memoria delle emozioni va coltivata perché ti sostenga nei momenti in cui arriva un po’ di stanchezza, sia perché la vita a volte ti presenta un conto un po’ salato, sia perché a volte la pigrizia vince su tutto.
Così sono andata a ripensare all’emozione che ho provato la prima volta che ho indossato l’Hakama e ho recuperato quel senso di appartenenza ad un gruppo – Dōjō – la completezza che ho provato nell’esecuzione di un Kata, la prima volta che ho aperto la scatola proveniente dal Giappone e che conteneva la mia Katana, l’ascolto del fruscio – Hakama Sabaki – dell’abito quando pratico un Kiri o mentre sto camminando, l’emozione di annodare un Chou Musubi armonioso, tutti quei gesti semplici e complessi che mi accompagnano nella pratica fin dal primo giorno.
Emozioni che si rinnovano ogni volta che le vado a ricercare e ricordare e ogni volta che, per la pratica, indosso la mia Hakama.

Ah mi chiamo Simona e ho sempre praticato sport, nuoto, sci, tennis, ma da quando nel 2008 ho iniziato il percorso di Yoga e nel 2015 anche quello dell’Ai-Jutsu con la scuola metodo Maharishi Sathyananda, ho trovato equilibrio, forza e flessibilità muscolari e mentali che tutti gli altri sport non mi hanno dato.