kata - approfondimenti

KATA: l’arte del movimento perfetto in armonia tra corpo e mente

Kata 形 è comunemente tradotto come “forma”, “modello” o “stampo”.

Il Kata è una guida che mostra come fare le cose nel modo giusto, un modello da seguire. È un insieme di regole e passi da seguire per imparare e migliorare nella disciplina ma anche nella Via – Dō 道
Nel contesto delle arti marziali, “Kata” si riferisce a una sequenza di movimenti che rappresentano tecniche di combattimento.
Comprendere e apprezzare la profondità del Kata non è semplice, soprattutto se si è all’inizio del percorso.
Eseguire un Kata è come dipingere con il proprio corpo-mente nello spazio-tempo, dipingere un mandala che immediatamente si cancella ma che lascia un’impronta nei corpi che vivono, di volta in volta, in un tempo differente.

Ogni volta che rieseguiamo il Kata dobbiamo riorganizzare la memoria in relazione al momento presente costituito da un corpo-mente in continua trasformazione, dalle percezioni, sensazioni, dallo spazio/tempo.
Quando eseguiamo un Kata offriamo noi stessi, quel che siamo in quel momento preciso: la nostra forza e la nostra fragilità, il nostro modo d’essere, tutta la nostra piena umanità.
Pur esprimendo qualità fisiche quali forza, velocità, equilibrio…il Kata non ha nulla a che vedere con una prestazione atletica.

La ripetizione delle singole azioni permette di raffinare e perfezionare qualità come la velocità, l’equilibrio, la potenza… necessarie all’efficace applicazione delle tecniche di combattimento.

Attraverso la ripetizione l’intuizione ci porta ad elaborare nuove interpretazioni del gesto.
Nel contesto del Kata, che abbiamo visto essere una sequenza di movimenti e tecniche, la postura non è solo una posizione fisica, ma è strettamente collegata al respiro e all’atteggiamento mentale. Una corretta postura è essenziale per eseguire correttamente i movimenti del Kata e per permettere all’energia di fluire liberamente attraverso il corpo.
La postura non è solo un aspetto fisico ma è centrale per l’apprendimento e la pratica del Kata, agendo come un tema ricorrente e fondamentale in tutto lo studio delle arti marziali.
La postura è indissolubile dalla sua relazione con lo spazio “ma” 間 e con il tempo e ritmo “hyōshi” 拍子 La postura fisica è sempre anche una postura mentale.

Elemento importante durante l’esecuzione di un Kata è il ritmo.
Il ritmo è presente in ogni ambito della vita, dal circolare del sangue, al ritmo delle stagioni, dal respiro, alla musica, al combattimento in cui la padronanza del ritmo fa la differenza tra la vittoria e la sconfitta. Così nella vita quotidiana conoscere il ritmo di ogni situazione è determinante.

Se si vuol tagliare velocemente con una spada, la spada non taglia affatto cita un vecchio proverbio giapponese. È il giusto tempo che rende la spada tagliente.
L’uomo ha perso il senso del ritmo, perché vive ormai fuori dal ritmo delle stagioni, è diventato sordo al ritmo del proprio corpo e della propria mente. Riscoprire il ritmo conduce a scoprire le leggi della natura, l’Ordine Cosmico (Dharma).
Il Kata è come una sinfonia. Le pause sono importanti quanto le note, non si tratta di eseguire una sequenza, il ritmo dà vita alla sequenza. Un ritmo inadeguato uccide il Kata.

Il respiro da il ritmo al Kata. Il respiro, Koūkyū 呼吸 collegato alla postura ed all’atteggiamento mentale, favoriscono al controllo del Ki 気 (energia vitale) durante la pratica.
Il Kata qualunque sia lo stile, è un contenitore di energie, ogni gesto che facciamo, il modo in cui muoviamo il corpo è energia.  La concentrazione richiesta durante l’esecuzione, la postura con il suo tono equilibrato, il respiro… vanno automaticamente a ripristinare e potenziare l’equilibrio energetico.

L’esecuzione del Kata permette di entrare in contatto profondo con sé stessi nel momento presente, nel “qui e ora”, acquisendo sensibilità nel percepire gli squilibri consentendo così di ripristinare l’equilibrio (omeostasi) attraverso l’armonia del gesto e del respiro.
Sin dal primo apprendimento del Kata l’aspetto emozionale si esprime potentemente attraverso il lavoro sulla postura e sul respiro.
Le nostre rigidità, complessi, paure…vengono immediatamente in superficie e sta a noi decidere di continuare ad ignorarle e a nasconderle attraverso le molteplici strategie che mettiamo in atto durante la vita quotidiana, oppure affrontarle e conoscere finalmente noi stessi innescando così una trasformazione in queste espressioni energetiche.
In qualche modo il Kata ci mette a nudo di fronte a noi stessi e di fronte alla sensibilità del Maestro. Non possiamo più fingere, e le impalcature del nostro ego cominciano a scricchiolare.
Solo l’umiltà ed il rispetto possono schiudere il cerchio intorno al piccolo “io” ed aprire le porte ad una piena coscienza vitale insita in ognuno.

Nel Dōjō, ogni movimento è un “Kata”, che è un insieme di azioni mirate a migliorare la nostra capacità di percepire e sentire il mondo intorno a noi. La concentrazione è fondamentale in questo processo perché consente di essere completamente immersi nel momento presente.
Dopo aver imparato a fare automaticamente i movimenti del Kata, la pratica diventa parte del Gyō , il percorso di crescita personale che si trova in tutte le arti tradizionali giapponesi. Questo percorso è dedicato al miglioramento continuo e all’impegno nell’arte marziale scelta. È un viaggio che richiede tempo, pazienza e dedizione.”
Per trarre il massimo beneficio dalla pratica del Kata, è essenziale che i principi appresi nel Dōjō influenzino e migliorino la vita di tutti i giorni. Senza questa integrazione, la pratica rimarrà a un livello elementare e l’esperienza del Kata sarà limitata.
Il Kata è il ponte tra l’essere e il divenire; una danza tra forma e spirito che ci guida verso l’armonia con l’essenza dell’Universo.

E veniamo a noi…
Lo scopo primario di un Kata è infatti quello di tramandare la grande conoscenza acquisita da Maestro ad allievo. Una conoscenza che è molto più profonda e sottile di una semplice tecnica.
Tutte le arti marziali hanno dei Kata prestabiliti. La nostra disciplina, l’Ai-Jutsu, ne possiede ben 63 codificati dal Sensei Maharishi Sathyananda, fondatore del Metodo. Tra questi 63 possiamo trovare Kata di combattimento e Kata più di meditazione.
Per la nostra disciplina i Kata sono un insieme di azioni predefinite che, raggruppate, esprimono la simulazione di un combattimento atto a vincere il peggiore dei nostri nemici, noi stessi.
Attraverso lo studio dei Kata il praticante perfeziona la coordinazione, costruisce un solido equilibrio interiore, raggiunge una maggiore consapevolezza dove mente-corpo si fondono armoniosamente e contribuiscono al miglioramento psicofisico.

Il Kata prende forma quando Dachi (posizioni), Tai Sabaki (movimento fondamentale del corpo) e Kime (contrazione massima di tutto il corpo) sono perfetti e in totale armonia.

Ogni Kata è un tesoro di conoscenza e tradizione.

 

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Curisità:

Nel carattere Kata il radicale è presente anche nel carattere Kai  戒  che rappresenta due mani unite in segno di rispetto (Gasshō) che tengono una lancia. In questo caso al carattere che rappresenta le due mani unite in segno di rispetto si aggiunge una linea superiore e quest’insieme rappresenta l’offerta. Il radicale di destra invece rappresenta un pennello.

Ecco una spiegazione dettagliata:

  • = Kata: Questo Kanji è comunemente tradotto come “forma”, “modello” o “stampo”. È usato anche per indicare l’azione di modellare o formare qualcosa. Nel contesto delle arti marziali, “Kata” si riferisce a una sequenza di movimenti che rappresentano tecniche di combattimento.
  • Kai: Questo Kanji è composto da due parti. La parte sinistra, nota come radicale, è  (una versione stilizzata di  che significa “mano”) e , che rappresenta “due mani”. Questo radicale è comune a entrambi i Kanji e simboleggia le mani unite in segno di rispetto, una posizione chiamata “Gasshō” nel Buddhismo. La parte superiore del Kanji 戒 aggiunge una linea orizzontale, che insieme al radicale forma il concetto di “offerta”. La parte destra del Kanji , che rappresenta un pennello o un bastone usato per colpire, e contribuisce al significato di “precauzione” o “comandamento”, come nel rispetto dei precetti religiosi o morali.

I radicali dei Kanji possano influenzare il loro significato complessivo e come elementi simili possano avere ruoli diversi in Kanji differenti. Il Kanji 形 si concentra sull’aspetto fisico o sulla forma, mentre 戒 incorpora un aspetto più astratto o spirituale legato al rispetto e ai precetti. Questa spiegazione aiuta a comprendere la profondità e la complessità della scrittura giapponese, dove ogni carattere porta con sé un significato ricco e sfaccettato.

Ai-Jutsu - approfondimenti

L’Ai-Jutsu è innanzitutto un’Arte

Essa è stata creata e codificata all’interno del metodo scientifico, unico e completo dal Sensei Maharishi Sathyananda il quale, dopo un lungo percorso di studio e pratica di diverse arti marziali, ha reso questo Metodo Unico in Europa e forse anche nel Mondo.

Difficile condensare in poche parole cosa rappresenta quest’Arte.

Possiamo dire che quest’Arte consiste nello studio e applicazione individuale, quindi senza un reale avversario, di forme di combattimento, chiamati Kata. Dove l’unico vero avversario siamo noi stessi.

Quest’Arte è rivolta a tutti: bambini, adolescenti, adulti e a persone non più giovani e viene praticata in massima sicurezza.

Eleganza e perfezione sono proprie anche dello strumento utilizzato nell’Ai-Jutsu, la Katana, spada giapponese dei Samurai, antichi nobili guerrieri del Giappone e indossando il Keikoji, divisa che viene utilizzata durante la pratica.

Praticando nel tempo è possibile sperimentare un totale distacco dal quotidiano; mente e corpo si liberano da tensioni e da problemi permettendo così di vivere intensi momenti di gioia, pace e serenità.

Il termine Ai-Jutsu viene tradotto in “Via dell’Armonia” ed è in questo significato che si racchiude l’essenza di quest’Arte: l’armonia prende forma in ogni singola espressione, in ogni gesto movimento e persino nella tecnica.

“Il praticante di Ai-Jutsu è un fiore di ciliegio trasportato dal vento”

(Sensei Maharishi Sathyananda)

Yoga-Ai-Jutsu-Novate-Milanese-festa-dello-sport-2023

Domenica 17 settembre, dalle 10:00 alle 18:30, al parco Ghezzi di Novate Milanese, si svolgerà la Festa dello Sport e dell’Ambiente, evento organizzato dal Comune di Novate Milanese in collaborazione con le varie associazioni sportive del territorio.

La nostra Associazione sarà presente per l’intera giornata con uno stand dedicato.

Dalle ore 15:30 alle ore 16:30 vi sarà una dimostrazione delle nostre discipline presso il campo di basket all’interno del parco Ghezzi.

Un’occasione per salutarci, per conoscerci, per togliervi qualche curiosità…

Vi aspettiamo numerosi!

In caso di maltempo la festa dello sport sarà annullata.

Ai-Jutsu Novate - 8 marzo 2023

Non solo 8 Marzo

La disciplina dell’Ai-Jutsu pone particolare attenzione al mondo femminile, con la nascita di un percorso specifico creato dal Sensei Maharishi Sathyananda chiamato “Progetto Donna Samurai”, pensato per esaltare e riportare alla luce la guerriera che si cela in ogni donna, per certificarne così la profonda emancipazione.

La nostra Associazione, che insegna secondo il Metodo del Sensei Maharishi Sathyananda, è sempre molto sensibile e attenta a determinate tematiche quali, per esempio, quella del mondo femminile.

In occasione dell’8 marzo di due anni fa ha dedicato un filmato a tutte le donne “Donne guerriere: non solo oggi ma per sempre!”.

Un filmato che condivide il percorso di alcune praticanti dell’Arte dell’Ai-Jutsu, che si sono raccontate attraverso l’esecuzione di un Kata (che è l’insieme di posizioni e tagli) in sequenza, dalla più giovane alla meno giovane, portando ognuna un messaggio per difendere e conquistare: il futuro, i sogni, i progetti, l’emancipazione, i diritti, le passioni, l’indipendenza di ogni donna. Il Kata è eseguito con la Katana (spada giapponese), quale strumento di amore e di pace che dissolve ogni tipo di violenza.

La Katana aiuta così ogni guerriera a trovare in sé stessa la forza, il coraggio e la determinazione per contrastare ogni tipo di ignoranza, arroganza, prepotenza e violenza sia essa fisica che mentale.

Non solo 8 marzo!

Le donne guerriere sono sempre esistite e le ritroviamo in Giappone, fin dall’antichità, presenti nei campi di battaglia a combattere al fianco dei Samurai.

L’Onna-Bugeisha (artista marziale giapponese) di particolare rilievo che è diventata fonte di ispirazione nelle scuole di arti marziali giapponesi si chiama Nakeko Takano, vissuta nella metà del 1800, a lei e a tutte le donne del passato e del presente dedichiamo questo filmato.

Praticare la disciplina dell’Ai-Jutsu permette di dare inizio ad un grande cambiamento di evoluzione ed emancipazione, non solo l’8 marzo, ma in ogni giorno della nostra vita!

Yoga-Ai-Jutsu-Novate-Milanese-Natale-2022

Praticare Yoga durante le festività natalizie

Praticare Yoga durante le festività natalizie aiuta a rilassare la mente e il corpo e a ricaricarsi dopo un periodo di grande stress.
Il periodo natalizio con tutte le esigenze organizzative, la corsa ai regali e ai preparativi, il susseguirsi di pranzi e cenoni in famiglia e con amici… può diventare una grandissima fonte di stress.
Lo stress non è altro che la reazione che ognuno di noi ha, o la sua capacità di adattamento, di fronte a diverse richieste, difficoltà, o prove alle quali veniamo sottoposti quotidianamente soprattutto in questo periodo dell’anno.

Ma questo periodo è anche fonte di gioia, festa e magia, il momento giusto per prendersi cura di sé, per regalarsi del tempo.
Grazie allo Yoga è possibile ridurre ed eliminare lo stress accumulato e ritrovare l’energia giusta per iniziare un nuovo anno, per sentirsi più sereni ed accogliere con meraviglia e stupore tutte le novità che sono in serbo per noi…
Lo Yoga insegna a prendersi del tempo per sé, a stare in silenzio, a percepire il proprio corpo e conoscerlo facendone esperienza diretta, ad aprirsi a noi stessi e agli altri… a vivere l’individuale e l’universale in un unico istante… a trovare il giusto equilibrio… e tanto altro ancora…

Per questo riteniamo importante continuare a praticare Yoga anche in questo periodo di festività per permettere al nostro corpo e alla nostra mente di rigenerarsi e affrontare così il nuovo anno con una carica di energia in più.

Praticare Yoga durante le festività natalizie è un prezioso dono che facciamo a noi stessi!

Di seguito le lezioni alle quali partecipare.

 

Yoga-Ai-Jutsu-Novate-Milanese-orario-Natale-2022

 


Yoga-Ai-Jutsu-Novate-9dicembre2022

Ogni venerdì alle ore 18:30 si svolge una lezione davvero particolare di Dinamiche Tai e anche questo venerdì 9 dicembre siamo aperti!
Le lezioni di Dinamiche Tai si svolgono solo in presenza presso la struttura comunale del Palazzetto dello Sport – Parco Ghezzi – di Novate Milanese.
Questa lezione è aperta a tutti ed è una lezione dedicata allo studio e al perfezionamento delle Posture, che in Sanscrito vengono chiamate Āsana e nelle arti marziali, come l’Ai-Jutsu, Dachi.

Āsana e Dachi, quindi, sono molto simili e chi frequenta queste lezioni lo ha ampiamente sperimentato.
La lezione è ricca di stimoli e nuovi schemi motori che aiutano e contribuiscono ad eliminare rigidità fisiche ma anche mentali portando il praticante a raggiungere un completo benessere psicofisico.
Uno studio dedicato all’equilibrio in tutte le sue forme; al movimento nello spazio attraverso gesti precisi ed armonici… e molto altro ancora che potrete scoprire nel corso delle lezioni.
Se sei iscritto alla nostra Associazione e non hai ancora provato la lezione di Dinamiche Tai, ti invitiamo a partecipare venerdì 9 dicembre approfittando di questa occasione. Se, invece, non sei iscritto puoi prenotare una lezione di prova già da questo venerdì!

Sempre venerdì dalle ore 19:30 puoi partecipare alle lezioni di Ai-Jutsu.
Anche questo venerdì 9 dicembre abbiamo deciso di rimanere aperti. Le lezioni si svolgono solo in presenza e presso la struttura comunale del Palazzetto dello Sport – Parco Ghezzi – di Novate Milanese.

Quest’arte marziale viene praticata utilizzando la Katana, spada giapponese degli antichi Samurai ed indossando il Keikoji.
Ai-Jutsu viene tradotto in “Via dell’Armonia” ed è in questo significato che si racchiude l’essenza di quest’arte.
Attraverso lo studio di quest’arte non c’è nessun contatto fisico o scontro tra praticanti, ma nell’esecuzione dei Kata avviene un combattimento atto a vincere il peggiore dei propri nemici: sé stesso.
Movimenti fluidi ed armoniosi permettono al praticante una costante ricerca della perfezione… la leggerezza si appropria del corpo e della mente… il respiro è senza affanno… tutto si fonde in un equilibrio armonico e perfetto!
Per praticare quest’arte non occorre avere delle basi o conoscenze specifiche, ma tanta voglia di sperimentare il nuovo!
Il percorso inizia con lo studio dei Dachi (posizioni) abbinati ai Kiri (tagli) che verranno sperimentati a mani nude, con l’uso della Chambara (in gomma piuma), del Bokken (in legno) e dello Iatto (in metallo).  Attraverso esercizi propedeutici dedicati alla disciplina (Suburi) si arriverà allo studio dei Kata. L’Ai-Jutsu è un’arte rivolta a tutti, bambini, giovani e meno giovani, si può iniziare a qualsiasi età.

L’Ai-Jutsu è “poesia senza parole” e “meditazione in movimento”.

Se sei interessato a sperimentare questa meravigliosa arte ti invitiamo già questo venerdì 9 dicembre, se non sei iscritto alla nostra Associazione, prenota la tua lezione di prova… non rimandare!!!